Guerra commerciale USA – Cina: c’è chi pensa che a vincere sarà Pechino

La Cina? Vincerà la guerra commerciale con gli Stati Uniti e, alla fine, si allontanerà dalla propria dipendenza dalla tecnologia americana. Ad affermarlo alla CNBC è stato il noto stratega David Roche, presidente della Independent Strategy, secondo cui “la Cina non si fiderà mai più degli Stati Uniti, e raggiungerà la sua indipendenza tecnologica entro sette anni“, aprendo scenari evidentemente vari su ciò che avverrà nel mondo dell’industria e dell’economia globale.

Ricordiamo che la Cina è stata tradizionalmente dipendente dai fornitori statunitensi per i componenti tecnologici chiave come i chip e i software, ma altresì che i recenti sviluppi nella lunga guerra commerciale tra i due Paesi hanno teso quei legami e colpito le imprese di entrambe le parti.

Il simbolo di tutto ciò è probabilmente individuabile nel gigante tecnologico cinese Huawei, che è stato inserito in una black list dagli Stati Uniti, impedendo così all’azienda asiatica di poter continuare ad acquistare chip e software di fabbricazione americana, a meno che non avesse ottenuto una specifica autorizzazione a farlo. Alcune reti mobili americane utilizzano apparecchi Huawei, mentre altre società americane hanno detto che le loro entrate saranno influenzate dalla black list. Come reazione dinanzi a tale stretta da parte dell’amministrazione Trump, Google ha ad esempio interrotto le attività commerciali con Huawei, inducendo la società cinese a dotare i propri futuri telefoni con un altro sistema operativo, nativo, e non più con il più noto Android.

Dunque, proprio in mezzo a queste crescenti tensioni, la Cina sta cercando di invitare le sue aziende tecnologiche a valutare la loro esposizione nei confronti dei fornitori americani, inducendole a investire internamente in tecnologia, facendo così progredire lo sviluppo della locale industria.

Non è un caso che il Paese asiatico abbia accelerato gli investimenti nella propria industria dei chip: nell’ambito dell’iniziativa governativa Made in China 2025, il Paese mira a produrre il 40% dei suoi semiconduttori entro il 2020 e il 70% entro il 2025.

Attualmente, secondo un rapporto del Center for Strategic and International Studies dello scorso mese di febbraio, solamente il 16% dei semiconduttori utilizzati in Cina sono prodotti a livello nazionale. Solo la metà di questi sono prodotti da aziende cinesi. Roche ha previsto che la fine della guerra commerciale non è all’orizzonte, anche se i colloqui dovrebbero riprendere entro ottobre, e che il proprio pessimismo è giustificato dal fatto che la guerra tra Stati Uniti e Cina non riguarda solo il commercio, ma è “un conflitto tra una crescente potenza globale e una potenza globale in declino …. Non si tratta solo di commercio. Si tratta di tecnologia, si tratta del libero flusso di idee e del libero flusso di individui“, ha detto Roche.